Come da programma, oggi è stata inaugurata e successivamente aperta al pubblico la nuova stazione della metropolitana di Catania “Cibali”, nell’omonimo quartiere, con accessi in via Galermo e in via Bergamo.
Alle autorità presenti alla cerimonia d’inaugurazione, sono seguiti tanti cittadini e specialmente residenti del quartiere che, dopo aver convissuto con i lavori in corso (e a lungo fermi) per numerosi anni, possono finalmente poter usufruire di questa importante infrastruttura. Per loro, e per chiunque accederà alla metro da questa stazione, la metropolitana sarà gratuita sino a domenica 8 agosto inclusa. Per accedere a tutte le altre nove stazioni bisognerà essere regolarmente muniti di titolo di viaggio.
Dal punto di vista architettonico, la fermata metro di Cibali è molto simile alle “sorelle” Milo, San Nullo e Nesima, insieme alle quali, in realtà, avrebbe dovuto essere stata aperta già nel 2017. Ma la vicinanza dello stadio “Angelo Massimino” ha fatto sì che fosse presente un evidente richiamo alle gesta calcistiche cittadine, così nel piano mezzanino sono state inserite grandi diciture in tinte rossazzurre e pittogrammi riferiti al calcio.
La metropolitana di Catania, con il nuovo orario ridotto a seguito della pandemia, è aperta dalle 6:40 del mattino (prima corsa da Nesima) alle 21:10 (ultima corsa da Stesicoro), tutti i giorni, festivi compresi, con frequenze di treni ogni 10 minuti dalla 6:40 alle 15:10 da lunedì a venerdì, e di treni ogni 15 minuti nella restante fascia oraria, di sabato e nei festivi.
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Finalmente! E che diamine!
Ma la vergogna per queste lungaggini sulla sua apertura rimangono.
Dal 2017 al 2021 ….QUATTRO anni per completare una stazione……………………..la cosa si commenta da se.
Se 4 anni sembrano lunghi bisogna solo pensare che questa è la città delle incompiute: si inizia qualcosa di nuovo, con tanto di squilli di trombe, majorette, sbandieratori, per poi mai portare a compimento i progetti – vedi viabilità Europa – Rotolo, linee BRT, parcheggi interrati in piazza G. Verga, Pietro Lupo……. e tante altre cose che ormai sono cadute nel dimenticatoio e che, nella migliore delle ipotesi, rimane a testimonianza un cartello riepilogativo che ne indica i fondi, ormai spesi, su cui gravano i progetti che rammento sono realizzati con i soldi dei contribuenti. Questa città è rivoluzionaria nelle idee, ma stupirsi di così tanta demagogia appare …………. fanciullesco ……..
… lascia perdere, fa così di default, è un triolo continuo, tragediatore e catastrofista di professione, su Palermo ne sanno qualcosa 🙂